“Terra senz’ombra”, è la definizione data da Pietro Donzelli, fotografo milanese affascinato dalla bellezza sottile e conturbante del Polesine.
![Polesine, terra senz'ombra: entrata alla mostra di Pietro Donzelli](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/IMG_0957-b.jpg)
Polesine, terra senz’ombra: entrata alla mostra di Pietro Donzelli
Un Polesine rigorosamente in bianco e nero, come i ricordi degli anni Cinquanta che rivivono nelle immagini poetiche, evocative, a volte struggenti della mostra dedicata da Rovigo al fotografo milanese e alla sua decennale ricerca tra le genti e i paesaggi di una terra difficile, spesso condannata alla miseria e alla emigrazione forzata.
![Polesine, terra senz'ombra](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/Senza-titolo-2copia.jpg)
Polesine, terra senz’ombra
E’ il paesaggio del Polesine il vero protagonista dei suoi scatti. Anche quando compaiono volti o figure, o quando (raramente) volti e figure riempiono lo spazio, sembrano piuttosto particolari, al massimo complementi di un paesaggio che sembra svanire nelle nebbie della pianura o venire racchiuso nelle acque del delta del Po.
![Polesine, terra senz'ombra Img: Studio Esseci](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/1m-650x528.jpg)
Polesine, terra senz’ombra – Img: Studio Esseci
Acque sempre presenti, da cui dipende la vita ma anche la precarietà del destino di chi vive su una terra ingenerosa, che spesso non lascia altra scelta a chi la abita se non quella di abbandonarla.
![Polesine, terra senz'ombra](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/6-Il-PO-di-TolleM-650x656.jpg)
Polesine, terra senz’ombra
E allora anche le immagini delle povere cose di un quotidiano stentato diventano evocazione delle acque che sempre minacciano di travolgerle e le immagini degli alluvionati, degli emigranti alla stazione di Rovigo o del riposo festivo non possono che rimandare a quelle acque che hanno deciso e continuano a decidere la loro sorte.
![Polesine, terra senz'ombra](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/2M-650x656.jpg)
Polesine, terra senz’ombra
Il lavoro sul Polesine di Pietro Donzelli ha il raro pregio di essere la sintesi tra poesia e documento, così come veniva configurandosi l’arte della fotografia negli anni a metà del ‘900, gli anni del Neorealismo che produsse bellissime opere cinematografiche, anche ambientate nello stesso Polesine amato da Donzelli.
- Polesine, terra senz’ombra
Donzelli nel Polesine percepiva un “silenzio che sembrava musica”, coglieva la bellezza di un paesaggio che lo faceva “tornare e ritornare” in luoghi “di cui voleva scoprire la vera genuina natura […] lo si è visto, nella calura dell’estate, andare lungo gli argini, a piedi o in bicicletta, su quelle strette piste di terra battuta rubata all’erba stopposa dei canali. Il Delta gli è entrato dentro, ne parlava come di un amore intimo, geloso, sofferto, gli piaceva quella natura piatta ma nello stesso tempo tormentata, quella gente schiva, di poche parole” [dal saggio introduttivo del catalogo].
- Polesine, terra senz’ombra.
- Polesine, terra senz’ombra.
Frutto di questo amore così intenso le sue “… composizioni che catturano visioni di perfetta chiarezza e geometria” [da un testo della mostra].
![Polesine, terra senz'ombra.](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/IMG_0996-b-650x432.jpg)
Polesine, terra senz’ombra. Foto commentate da versi del poeta Gino Piva
Como un sentiero in mezo a un mare morto
‘na strada bianca. Questa xe la vale.
Acqua, silenzio, un volo de cocale,
de sora a tuto un cielo ciaro-smorto.
Come un sentiero in mezzo a un mare morto,
una strada bianca. Questa è la valle.
Acqua, silenzio, un volo di gabbiani,
e sopra a tutto un cielo chiaro, smorto.
![Polesine, terra senz'ombra](http://www.vagabondiinitalia.it/wp-content/uploads/2017/04/IMG_0965-b-650x440.jpg)
Polesine, terra senz’ombra
Vuoi visitare la mostra sul Polesine?
La mostra Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione di Silvana Editoriale è curata da Roberta Valtorta.
E’ visitabile a Rovigo a Palazzo Roverella fino al 2 luglio 2017.
Catalogo di Silvani Editore con un importante saggio introduttivo su Pietro Donzelli e il dibattito sulla fotografia in Italia negli anni Cinquanta a cura di Roberta Valtorta e Renate Siebenhaar.
Rovigo, come arrivare e cosa visitare
- Piazza di Rovigo
- Loggia dei Nodari di Rovigo
Rovigo è raggiungibile da Padova e da Bologna con treni regionali di Trenitalia.
Da visitare la pinacoteca di Palazzo Roverella e la collezione di arte contemporanea a Palazzo Roncale. Entrambi ai affacciano su piazza Vittorio Emanuele II, con la bella Loggia dei Nodari.
I resti di due torri medioevali testimoniano il passato estense della città.
Per info storiche, ambientali e turistiche su Rovigo e il Polesine vedi www.polesineterratraduefiumi.it
Crediti
L’immagine di copertina e le tre foto di Pietro Donzelli sono tratte da http://studioesseci.net/mostre/pietro-donzelli-terra-senzombra-il-delta-del-po-negli-anni-cinquanta/#cartellaStampa
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