Natura e Outdoor Trentino Alto Adige

Passo San Pellegrino: vagabondi tra le nuvole

7 Agosto 2017

Previsioni pessime: forti temporali  per tutta una settimana. Proprio durante i giorni in cui avevamo prenotato una breve vacanza al Passo San Pellegrino in Trentino.

 san pellegrino col margherita

 

Che fare? Rinunciare? Non sia mai!

Equipaggiati con giacche impermeabili  ed ombrelli siamo partiti per Bolzano, da dove abbiamo preso una corriera per Moena in Val di Fassa, la località più vicina sul lato trentino, da dove infine una navetta ci avrebbe portato al Passo San Pellegrino.

siamo a Bolzano, non c'è dubbio!

Come previsto,  i nuvoloni neri, gonfi di una pioggia che però non scenderà e non ci rovinerà la vacanza,  ci faranno compagnia per i primi giorni. Ma renderanno anche incredibilmente scenografico il panorama, specie quando dal passo prenderemo la funivia  per il Col Margherita.

passo san pellegrino

Per arrivare all’impianto passiamo davanti a un edificio apparentemente abbandonato, dalla severa architettura di montagna:  l’antico ospizio che per secoli fu gestito dai frati pellegrini, da cui il nome del passo, per garantire alloggio e rifugio a chi dalla Germania scendeva verso Venezia, porto di imbarco per la Terra Santa.  Vicino, la chiesetta di Sant’Antonio Abate.

passo san pellegrino

La funivia sale ripida, sfiorando pareti di roccia che sembra si debbano sgretolare all’improvviso, quasi  fossero assemblate un “mattoncino” sopra l’altro.

passo san pellegrino col margherita

All’arrivo, a 2.514 mt.,  ci accoglie un vento gelido, che fa percepire molto meno dei 6 gradi che segna il termometro.

Salendo controvento  alla sommità del colle, un cartello ci ricorda che qui passava il fronte italo-austriaco durante la Prima Guerra Mondiale. E il pensiero corre alle sofferenze di quei  militari costretti a vivere e combattere in condizioni tanto dure.

passo san pellegrino col margherita

Per fortuna alla tristezza di questi pensieri  subentra lo stupore per l’aspra bellezza di un panorama grandioso. Il cielo gravido di nuvole scure concorre a rendere emozionante un paesaggio che il vento incessante  cambia continuamente.

passo san pellegrino col margherita

Ora si vede una cima illuminata da una luce improvvisa, che altrettanto improvvisamente scompare,  oscurando quello che qualche attimo prima si vedeva chiaramente e rimane scoperta un’altra  magnifica montagna.  Il paesaggio cambia velocemente e lo si può guardare a  tutto tondo.

passo san pellegrino col margherita

Qui cime ininterrotte, più dietro si apre una valle, e davanti? Dipende dal vento e dalle nuvole!  Uno spettacolo incessante e bellissimo.  Che neppure il  freddo che si insinua nella giacca a vento ci  fa abbandonare.passo san pellegrino col margherita

Prima di lasciare un posto tanto suggestivo c’è ancora da guardare nei  “cannocchiali”, tubi con inciso il nome delle cime (tra  le più belle delle Dolomiti) verso cui sono orientati . Il primo gruppo guarda verso nord, dal Gruppo del  Latemar alla Marmolada,  l’altro è rivolto a sud verso le Pale di San Martino e la Catena del Lagorai.

Fissati alle rocce dei cartelli  ne raccontano la formazione durante le ere geologiche in cui il Col Margherita era sommerso dalle acque degli oceani, come spiega una postazione realizzata in collaborazione con il MUSE – museo delle scienze di Trento  e pensata soprattutto per i bambini, ma che interessa anche noi.

passo san pellegrino col margherita

E come bambini ci divertiamo a far  girare la grande ruota posta sulla sommità, che ripercorre il cerchio dell’orizzonte indicando i nomi delle cime.

passo san pellegrino col margherita

Tanta bellezza ci cattura e rimandiamo a lungo la discesa, poi cediamo al freddo e ci avviamo al piccolo ristoro, già con la nostalgia di questo spettacolo straordinario.

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A voi scoprirne la bellezza … senza nuvole!

passo san pellegrino col margherita

 

Per arrivare al Passo San Pellegrino

Da  Moena  esiste un servizio navetta  di Trentino Trasporti  attivo solo nei giorni feriali. Nei giorni festivi lo stesso mezzo  è attivo con le tariffe di un  taxi privato, da concordare direttamente con il conducente.

A Moena si arriva

-da Trento Trentino Trasporti Via Innsbruck 65 -38121 TRENTO -Tel. 0461-821000

-da Belluno con la linea Belluno-Bolzano

-da Milano, escluso il giovedì, con Autostradale tel. 02-33910794

Gli  orari  variano a seconda dei mesi e dei giorni della settimana.  Vivamente consigliato informarsi telefonicamente e non solo consultando le pagine internet, che a volte non riportano eventuali cambiamenti di orario.

Per ogni altra informazione rivolgersi a:

 

Ufficio Turistico Moena  – Piaz de Navalge 4 Tel. 0462.609770   aperto: 8,30-12,30 /15,00-19,00 (orario estivo) – infomoena@fassa.com

passo san pellegrino col margherita

Escursioni dal Passo  San Pellegrino

Sono molte le escursioni, facili e molto appaganti.

Noi siamo saliti con la seggiovia Costabella, di fronte a una parete imponente preceduta da prati, da dove partire per camminate di diversa difficoltà; abbiamo girovagato per malghe e tabià (caratteristici fienili in legno) e ci siamo riposati facendo il giro del piccolo e delizioso laghetto di San Pellegrino.

Elenco delle escursioni

 

Un consiglio per una sosta ristoratrice (e romantica)

Dal Passo San Pellegrino, proseguendo dopo l’antico ospizio e la chiesetta di S. Antonio Abate, subito dopo il sovrappasso prendere la mulattiera a sinistra. In breve  si arriva all’albergo ristorante  Miralago , dove gustare piatti tradizionali in un ambiente elegante ed accogliente, proprio in riva a un piccolo lago immerso nel bosco.

Albergo Miralago  Tel. 0462.573791   miralago@dolomiti.com

sala da pranzo albergo Miralago

sala da pranzo albergo Miralago

Al Passo San Pellegrino vi sono numerosi ristoranti e nei suoi dintorni  si trovano diverse malghe dove trovare i tipici formaggi entrati nei presidi Slow Food. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo necessario per una “esplorazione” delle bontà del territorio, che ci auguriamo di poter fare in una prossima visita.

passo san pellegrino

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