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Acquasale della Basilicata: cibo povero e gustoso

21 Luglio 2020
Acquasale

Altra tappa del nostro Giro d’Italia dei Sapori. Dopo la saporita Pasta all’Eoliana e la Pasta dei Poveri della comunità arbareshe calabrese, vi propongo un altro piatto semplicissimo: l’Acquasale lucana.

Siamo infatti arrivati in Basilicata, terra tradizionalmente povera che ha saputo utilizzare ingredienti semplicissimi per piatti dai sapori definiti come, appunto, l’acquasale.

Conosciuto anche il altre zone del Meridione come panzanella o caponatina, l’acquasale nasce dalla necessità di avere un cibo che si potesse preparare e mangiare durante il lavoro nei campi.

Un poco di pane raffermo (non si butta mai via nulla!) di grano duro come il pane di Matera, fatto biscottare in forno e poi, all’occorrenza, bagnato appena quel tanto che lo ammorbidisca mantenendo la croccantezza. Un pomodoro spezzettato, un filo d’olio e un po’ di sale, magari un po’ d’aglio e di origano e l’acquasale è pronta. Almeno, la sua versione più semplice.

Vogliamo arricchirla? Ci possiamo mettere quello che vogliamo: un po’ di formaggio, olive, acciughe, tonno, un uovo sodo. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.

E se vogliamo dare all’acquasale un profumo fresco d’estate? Semplice, basta aggiungere qualche fogliolina di basilico fresco .

Un’ottima idea per una cena estiva, leggera e stuzzicante. Ottima se seguita da fresca frutta di stagione.

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Immagine di copertina di Di Rocco Lucia www.flickr.com CC BY 2.0,

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