Dante siede bendato davanti alle pagine cancellate dell’inizio della Divina Commedia. Così lo ha raffigurato Emilio Isgrò nel Monumento all’Inferno, inaugurato nel marzo 2018 all’università Iulm di Milano (e davanti al quale mi sono vanitosamente fatta un selfie!).
“La cancellatura è come lo zero in matematica, chiamato a formare, da solo, tutti i numeri e tutti i valori” (Emilio Isgrò).
Lapidaria la definizione del segno distintivo di Emilio Isgrò, un artista poliedrico: scultore, pittore, poeta, drammaturgo. Famoso in tutto il mondo per le sue cancellature che non oscurano ma evidenziano, con le parole lasciate “libere” (quando ci sono), il messaggio dell’opera.
Dante è bendato, cosa non vuole o non può vedere/leggere? La Divina Commedia, espressione massima della cultura europea, volutamente cancellata, parola per parola.
Ammetto che non sono riuscita da sola a capire il significato di quest’opera. In un primo momento mi è sembrata una divertente provocazione di cui però mi sfuggiva il senso. Quasi un elegante divertissement.
Solo quando mi sono collegata al sito di Isgrò ho capito. La cultura europea, in profonda crisi non può più capire l’opera di Dante, capirne il significato più profondo. Non è più capace di capire sé stessa. La colpa? Forse di un tempo in cui la parola, con i suoi tempi, è soffocata dalla velocità della comunicazione tecnologica.
“L’ignoranza, nel senso socratico del termine, è la vera tragedia delle nuove tecnologie. Forse è necessario un nuovo assetto filosofico: non dimentichiamo che il futuro sale sempre sulle spalle del passato”, ci ricorda l’artista.
“Dante ammutolito e bendato è dunque solo il “pretesto” per una eccezionale, attualissima ricerca di un nuovo linguaggio […] togliere a Dante, […] le bende del rifiuto e restituire a tutti noi la sua magnifica visione delle nostre Città, del nostro Paese, del nostro Pianeta“.(Giovanni Puglisi – Presidente Università IULM)
Nell’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, il Monumento all’Inferno può essere un’occasione di riflessione e di monito.
Per conoscere (e capire) l’opera di Emilio Isgrò
Sito ufficiale di Emilio Isgrò
Per ammirare il Monumento all’Inferno
Università Iulm – Via Carlo Bo, 1 Milano – Si arriva agevolmente con la metropolitana (stazione Romolo, Linea Verde MM2).