archeologia Arte e Cultura Sardegna

Nora e Tharros: fra cielo e mare

13 Giugno 2019

Fra i posti più emozionanti del mio viaggio in Sardegna, sicuramente ci sono i siti archeologici di Nora e di Tharros, il primo sul promontorio di Pula nella parte sud-occidentale del golfo di Cagliari, e il secondo nella penisola del Sinis, in provincia di Oristano.

penisola di nora

 

Io li accomuno nel ricordo di magnifiche giornate di sole e di uno splendido mare, sul quale si affacciavano le rovine delle due città.

Entrambe importanti porti, costruiti sull’estremità di una penisola per sfruttare il riparo naturale delle insenature.

Di entrambe, oltre ai mosaici di Nora, ho impresse nella mente le colonne bianche, suggestivo simbolo di un tempo di prosperità, che si stagliavano contro il cielo di due giornate distanti nel tempo ma unite dai colori intensi del paesaggio mediterraneo.

Nora, città dalle molte vite

Fin dall’età del Bronzo il promontorio di Pula fu un centro di incontro tra le popolazioni della Sardegna e della Grecia. La città di Nora, fondata dai fenici sul promontorio nell’VIII sec. a.C., si sviluppò con il dominio punico e poi romano, quando divenne una delle più importanti città della Sardegna per gli scambi commerciali nel Mediterraneo.

nora teatro romano

Camminando tra i resti di edifici pubblici e privati, sono passata accanto alle rovine dell‘unico teatro romano della Sardegna, dove gli spettatori avevano per sfondo la magnifica vista del mare.

Tra la vegetazione vedevo spuntare ciò che rimane delle terme, ricche di mosaici

nora terme mosaici

mentre da lontano, un poco isolati, ecco i resti del tempio dedicato a Eshmun-Esculapio, dio della medicina, e luogo di cura per gli infermi.

La “domus dell’atrio tetrastilo”, di età romana imperiale,  è sicuramente l’edificio privato più ricco e scenografico, con le sue colonne bianche simbolo di Nora e i suoi mosaici.

nora domus tretastilo

Era sorprendente camminare tra rovine a volte appena riconoscibili e poi vedere spuntare tra massi ed erba “tappeti” di mosaici.

Uno, particolarmente bello, mostrava al centro una figura (uomo, eroe, dio?) che spezzava il rigore del disegno.

nora particolare mosaico

Il giorno precedente al Museo Archeologico di Cagliari, insieme a molti altri reperti dei siti di Nora e di Tharros, avevo visto la Stele di Nora, una lapide con una iscrizione in alfabeto fenicio o più probabilmente fenicio-sardo, che riporta la più antica citazione conosciuta del nome della Sardegna.

stele di nora

Che emozione ritrovarmi tra le rovine di quella che fu una stratificazione di città, di culture fin dalla preistoria!

nora rovine e mosaici

Tharros, una storia simile

Diversi giorni dopo aver visitato Nora, continuando il mio viaggio in Sardegna sono arrivata a Cabras, ai bordi di un grande stagno abitato dai fenicotteri.

Scopo della tappa visitare Tharros e il museo di Cabras con i suoi “giganti” di Mont’e Prama. Purtroppo arrivati fino a noi in condizioni peggiori di quelli che avevo visto al museo di Cagliari.

promontorio di Tharros

Il sito di Tharros richiama moltissimo, almeno per me che sono una profana, quello di Nora anche se le rovine della città sono disseminate lungo un percorso forse meno esteso e forse, sempre per me profana, sono meno “leggibili” senza l’aiuto dei cartelli.

tharros rovine sul mare

Uguale la storia di città fenicia e poi punica e infine romana, la cui strade si sono sovrapposte sul precedente tracciato con grande pietre di basalto, su cui ho camminato tra il rosso dei papaveri.

tharros strada romana

Uguale è la posizione “strategica”, sulla sommità di una penisola che a Tharros offre ben tre differenti possibilità di riparo dalla furia del mare.

tharros colonne

Stesso incanto per me nell’immergermi nella storia passeggiando tra cielo e mare. Questa volta senza l’obbligo della spiegazione di una guida,  lasciando liberi sensazioni, emozioni e pensieri in un pomeriggio magico di inizio estate.

rovine di tharros

Per visitare Nora

Il sito archeologico di Nora è aperto tutti i giorni dell’anno. Si visita con le guide.
Per maggiori informazioni www.nora.sardegna.it

Da Cagliari, stazione A.R.S.T., di fianco alla stazione ferroviaria, bus ogni ora per Pula (tratta Cagliari-Sant’Anna Arresi).

Da Pula a Nora: bus navetta “pollicino”, tempo di percorrenza 10 min. ca. Con orari molto distanziati.  Chiedere all’ufficio informazioni turistiche di Cagliari per gli orari.

Il percorso breve, solo 3 km di strada dritta, quasi sempre ombreggiata, si presta a una passeggiata.

 nora mappa archeologica

Per visitare Tharros

Nei mesi di luglio ed agosto da Cabras parte una corriera delle linee A.R.S.T.
Da Cabras al sito archeologico sono ca. 10 km di strada non ombreggiata.

Parte della lunga spiaggia di sabbia chiara alle spalle di Tharros in epoca fenicia era un tofet, luogo di sepoltura dei bambini, ricostruito nel Museo Archeologico di Cagliari con le urne e le lapidi ritrovate nel sito.

tharros area archeologica

 

Dormire a Cabras (per visitare Tharros)

Cabras si può raggiungere da Oristano (linea ferroviaria Cagliari-Oristano www.trenitalia.com)  con la linea 427 delle corriere Arst

Non lontano dalla fermata della corriera il bel

B&B Spapparra
Via Giovanni XXIII, 26/28, Càbras
Tel.340581578
spapparrabandb@gmail.com

Nuovo, ben arredato e con piscina dove rinfrescarsi. Soprattutto un’accoglienza gentilissima da parte di Giulia, che prepara ottime colazioni ed è sempre disponibile a venire incontro alle vostre esigenze e a dare consigli su come muoversi e cosa vedere.

Una cortesia ben oltre l’accoglienza professionale. Uno dei migliori posti dove ho soggiornato in Sardegna.

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