Finalmente eccomi sul Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa.
Dopo aver gironzolato per la città, per le sue piazze e visitato il Museo Civico, ora sono sul suo famoso ponte e posso godermi la vista sul Brenta e sul Massiccio del Grappa, laggiù in lontananza.
Distrutto molte volte dalla potenza di un fiume falsamente tranquillo o dalla furia delle guerre, il Ponte Vecchio è sempre stato ricostruito rispettando fedelmente le tecniche ed il cinquecentesco progetto scenografico del Palladio. Ricostruito dall’Associazione Nazionale Alpini dopo la seconda guerra mondiale, da allora è diventato il “Ponte degli Alpini”, di quei soldati che lo attraversavano per salire alle zone di guerra sui monti.
Bassano, patria della grappa
All’imbocco del ponte la Grapperia sul Ponte, sede storica della Nardini, la più antica distilleria d’Italia e l’unica originaria di Bassano, è piena di avventori. Turisti che non rinunciano a bere un bicchierino di una delle migliori grappe in un locale rimasto immutato dalla sua fondazione nel 1779.
Come resistere? Io non bevo grappa ma non voglio rinunciare a bere qualcosa della tradizione di Bassano. Trovata la soluzione: un Mezzoemezzo bevuto proprio sul ponte, guardando lo scorrere del Brenta e le linee dei monti del Massiccio del Grappa contro il cielo. A base di rabarbaro cinese, arancio, radice di genziana, assenzio romano, china e vaniglia il Mezzoemezzo è il liquore nato proprio qui, nella storica Grapperia Nardini.
Il Museo degli Alpini
All’altro lato del ponte dai locali della Taverna al Ponte si accede al Museo degli Alpini. Due piani sotterranei con cimeli e documenti sulla vita degli alpini durante la prima e la seconda guerra mondiale, della guerra in Abissinia e della campagna di Russia.
Non entro. Non riesco più a visitare musei e sacrari di guerra. Alla sensazione di enorme tristezza che mi hanno sempre dato si è aggiunto da qualche tempo un forte sentimento di rabbia. Rabbia per l’insensato spreco di giovinezza, di vite gettate in pasto sacrificale alla guerra. Dietro ogni oggetto mi pare di vedere un volto, una storia spezzata. Preferisco evitarmi questo dolore.
I pilastri che sorreggono il tetto del ponte dividono il paesaggio come in una sequela di quadri. Appoggiata alla balaustra guardo verso l’orizzonte, verso le montagne non più scenario di guerra e che ora mostrano il loro volto sereno. Percorro il ponte verso borgo Angarano, cambiando la prospettiva dei ”quadri” e ammirando le case che si affacciano sul Brenta.
Uscita sulla piazzetta, un ultimo richiamo alla tradizione che voleva che il ponte, simbolo di unione ma anche luogo simbolico del distacco, fosse il punto di addio dei soldati che si avviavano al fronte sull’Altopiano di Asiago (Altopiano dei Sette Comuni).
Un delicato monumento di Severino Morlin del 2010 immortala l’ultimo bacio dell’alpino alla sua amata prima di una partenza senza certezza di ritorno.
Lo sapevi che…?
Il Ponte di Bassano è famoso anche per la popolare canzone dallo stesso titolo associata agli Alpini. Chi non conosce il ritornello? “Sul Ponte di Bassano noi ci darem la mano, noi ci darem la mano ed un bacin d’amor.”
Informazioni di viaggio
Bassano del Grappa è collegata con Padova tramite un servizio autobus delle Ferrovie dello Stato. L’autobus si prende sul piazzale di fronte alla stazione dove fanno capolinea gli autobus per i dintorni.
Da Piazza della Libertà, centro di Bassano raggiungibile in pochi minuti a piedi dalla fermata degli autobus, il brevissimo percorso per il Ponte degli Alpini è segnalato da cartelli. Impossibile perdersi!
Il Museo degli Alpini ha accesso di visita gratuito ed è aperto dalle h. 9,00 alle h. 20,00. Lunedì chiuso. Per info Telefono: 0424503662 mail: bassano@ana.it.
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