Da La Morra dobbiamo ritornare ad Alba, concludendo il nostro (troppo) breve e bellissimo itinerario a piedi nelle Langhe. Abbiamo intenzione di arrivare a Castiglione Falletto per poi proseguire ‘fino a Serralunga d’Alba. Da qui un bus ci riporterà ad Alba in tempo per l’ultimo treno.
Il giorno precedente da La Morra avevamo fatto una brevissima visita a Barolo.
Lungo la strada avevamo incontrato la cappella neo-gotica di San Pietro, rifacimento ottocentesco di un antico luogo di culto legato da storia e leggende al duecentesco Castello di La Volta un poco più avanti, in posizione strategica lungo l’itinerario tra Alba e la Bassa Langa.
Si racconta infatti che durante un’orgia organizzata da un antico castellano, fosse crollato il pavimento della sala delle feste, inghiottendo dame e cavalieri. I loro corpi non vennero più ritrovati ma, continua la leggenda: “ … in certe notti oscure, chi passa sotto le vecchie mura ode gemiti e grida, e agitarsi e correre attraverso le sale deserte strane fiammelle, per cui impaurito affretta il passo facendosi il segno della croce …”. Unico a salvarsi il castellano che, per fare penitenza della sua vita dissoluta, divenne frate ed edificò una cappella, più volte rimaneggiata nei secoli.
Barolo è incastonato in una conca circondata da vigneti e tra le case spicca il castello da dove Juliette Colbert di Maulévrier, moglie di Carlo Tancredi Falletti ultimo marchese di Barolo, riuscì a mettere a punto con metodi innovativi la produzione del famoso vino.
Il paese è molto grazioso ed è molto visitato dai turisti, attratti dal suo famosissimo nome. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di visitare il castello che ospitò Silvio Pellico e dove è allestito il Museo del Vino. Tanto per rimanere in tema, a Barolo c’è anche un Museo del Cavatappi!
Il giorno seguente da La Morra ci dirigiamo alla frazione Annunziata, il nucleo più antico del paese, dove l’abside dell’ex abbazia romanico-barocca di San Martino di Marcenasco conserva affreschi cinque-seicenteschi.
Ci aspetta ancora un lungo tratto attraverso colline, vigne e boschi in un andare tranquillo, pressoché solitario, interrotto solo dal sopraggiungere di un cavallerizzo.
Si avvicina mezzogiorno quando affrontiamo la ripida salita della collina di Castiglione Falletto.
Sbuchiamo proprio di fronte alla piazza del paese, dominato dal castello del XIII secolo. Passeggiamo per le stradine e andiamo a vedere se il castello è visitabile. No, è ancora proprietà privata.
Si può visitare invece il castello di Serralunga d’Alba, a pochi chilometri di distanza. Il paese ha una perfetta doppia forma circolare che circonda le mura del castello dalla sagoma inconfondibile caratterizzata da una forte verticalità e l’asimmetria delle sue due torri: una cilindrica e l’altra quadrata.
Le sue sale sono spoglie, sono rimasti solo due grandi camini e dei lacerti di affreschi in quella che fu la cappella signorile. In un angolo dell’enorme Salone dei Valvassori, dove veniva amministrata la giustizia del feudo, si apre una porticina: da lì per secoli sono passati i condannati che venivano gettati nelle prigioni sotterranee.
Ormai tutte le mete del nostro itinerario a piedi nelle Langhe sono state raggiunte. Non ci resta che iniziare la via del ritorno. Con il desiderio di ritornare presto!
Distanze dell’itinerario
La Morra – Barolo -La Morra km. 9
La Morra – Annunziata km. 3
Annunziata – Castiglione Falletto – Serralunga d’Alba km. 6,2
Collegamenti
Annunziata, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba sono collegate ad Alba dagli autobus GTT
Immagine di copertina www.comune.serralungadalba.to.it
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